Chiese
Tra gli edifici più misteriosi del Molise certamente la Cattedrale Maria Assunta di Guardialfiera occupa un posto rilevante.
La cattedrale di Guardialfiera è misteriosa non tanto per la sua forma architettonica che con molta evidenza è frutto di una serie di stravolgimenti e di ricostruzioni difficili da riconoscere, quanto piuttosto per la storia di cui è stata partecipe.
Antica, di origine pagana, è stata rimaneggiata intorno all’anno 1000, ed adattata al culto cristiano. Le sue mura perimetrali, in un corollario architettonico di segni, offrono la testimonianza di un lungo tempo di storia e di fede.Pietre parlanti, o silenzio eloquente di pietre. Pietre grezze o lavorate; bassorilievi di figure umane, simboli liturgici, spighe di grano, grappoli e tralci d’uva, un intrigo di fiori, costituiscono la lavagna e l’insieme dei suoi paramenti murari, facendone un libro stampato sulla pietra. Urna polifonica di civiltà diverse. Fra copiosi intarsi lapidei: dodici archetti pensili, poggianti su testine umane, corrose dal tempo, vorrebbero configurare i dodici Apostoli di Gesù. Agnelli crociferi, lunette, monofore ed archi tribolanti, rispecchiano quasi l’urna polifonica di messaggi e di civiltà che ci avvincono e che di danno la tonalità del canto e dell’incanto col divino. Un “ISOS” (sono io stesso Dio) rigato su pietra brunita, esalta la divinità di Cristo, proclamata nel Concilio Ecumenico del 325 a Nicea. E ancora scene di caccia sfavillanti sulla facciata orientale, nel cui tratteggiano il predatore armato di mazza e corno, e l’abbondanza della selvaggina.
In alto, fra grossi semipilastri angolari: un gigantesco rosone murato, guarnito lateralmente da colonnine a spirale, e sorrette da bestiole genuflesse. E di nuovo uno sciorinare di ornati e bassorilievi, tra cui un delfino bizantino, tre presbiteri processionanti con evangelario e turibolo; ed un Vescovo benedicente, rivestito di solenni paludamenti con pastorale, mitria ed infule svolazzanti.
Scoperta soltanto per caso nel 1975, con i lavori di restauro della Cattedrale, la Cripta è un tesoro grande, architettonico e sacro. Surreale e mistica è a forma absidale, semicircolare, con voltine di schegge a crociera, gravanti su tozze colonne dal fusto possente, asimmetrico di pietre. Arcaici capitelli, con coralline a quattro foglie , schematizzate negli angoli, incantano per lavorazione rudimentale e purezza espressiva. Incerta la datazione: paleocristiana, o altomedioevale, o del medioevo maturo.